E’ arrivata la primavera o forse semplicemente è l’inverno a non essere mai arrivato…Le primule in fiore, gli alberi pieni di nuvole bianche e rosa, il cielo nervoso ed inquieto mi stimolano oggi a parlarvi dei fiori di Bach.
Chi era Bach? Sì era il grande compositore tedesco, il suo nome era Giovanni Sebastiano, scriveva musica ed era tedesco. Ma è vissuto anche un altro Bach, che di nome faceva Eduardo, era un medico omeopata ed era inglese.Di lui vi scrivo.Bach l’Eduardo era essenzialmente un ricercatore, vissuto a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Uomo di grande curiosità e sensibilità comprese che le piante possiedono una forza guaritrice in grado di lenire le sofferenze emotive degli esseri umani. Era convinto che la malattia è il risultato di uno squilibrio tra le scelte della mente e i desideri del cuore, per cui è seguendo il proprio istinto che si compiono scelte armoniche che ci permettono di vivere in salute.
Lo squilibrio può generare un sintomo fisico che dovrebbe portare la persona a occuparsi di sé ed a dare attenzione al proprio corpo ed al proprio vissuto emozionale. Sulla base di questi principi, Bach identificò 38 rimedi, che corrispondono a emozioni di varia natura.
Con un uso costante dei fiori, l’emozione negativa e dolorosa si trasforma in un’emozione serena e positiva.Oggi vi scriverò di fiori utili alle donne che hanno difficoltà nel rapporto con la propria sessualità.
Qualche indicazione sui fiori che possono aiutarvi.
Per le Regine impaurite, che hanno paura di lasciarsi andare, di abbandonarsi, che hanno sensi di colpa derivanti da educazioni sessuofobiche insomma per Regine anorgasmiche, il rimedio è Cherry Plum. E’ il fiore per chi ha timore di perdere il controllo, per le persone eccessivamente meticolose e pignole, con tendenza alle idee fisse ed ossessive.
Se la sessualità è vissuta anche come una cosa sporca, se esiste il disgusto per il proprio e per l’altrui corpo, per migliorare il rapporto con la propria fisicità, per sentirsi più armoniose e pulite il rimedio è Crab Apple.
Crab Apple è un rimedio usato anche in caso di vaginite e verrà associato a Beech quando ci sono problemi e intolleranze verso il partner.
Pine agisce su tutti i sensi di colpa, sempre così intrecciati al vissuto sessuale (retroterra religioso, educativo, sociale ecc.).
Rock Water incrementa anche l’idratazione della mucosa vaginale in situazioni di secchezza.
Una ricetta per la secchezza vaginale: una crema con due gocce di Rock Water,Water Violet, Chicory e Star of Bethlehem. Se c’è anche prurito, aggiungete Agrimony o Beech.
A volte la paura dell’orgasmo si associa alla sottile paura della morte. “Piccola morte” è una definizione che viene usata per riferirsi alla sorta di svenimento o lieve perdita di coscienza che le donne possono sperimentare dopo l’orgasmo. Uno studio afferma che durante l’orgasmo femminile si evidenzia una mancanza di flusso sanguigno al cervello che sarebbe responsabile della disinibizione, della perdita di equilibrio, e di una temporanea perdita di coscienza. Quindi Aspen o Rock Rose (per lasciarsi perdere).
Se i blocchi esistenti sono condizionati da traumi pregressi, sarà fondamentale Star Of Bethlehem.
I fiori di Bach si assumono stillando le gocce direttamente in bocca e trattenendo per un minuto, quattro gocce sotto la lingua almeno quattro volte al giorno.
E’ un rimedio che non contiene nulla di ponderale, fa parte della “medicina energetica”, poco accettata – per ora – dalla medicina allopatica.
Io dico : “corri il rischio che ti fa star bene” e, visto che è un rimedio che ha un costo minimo, che non ha controindicazioni..perchè no?
Se avete domande, curiosità, chiedete pure, io cercherò di darvi le risposte.
lereginefelici@gmail.com
Articolo riproducibile citando la fonte con link al testo originale pubblicato su Italia che Cambia
