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Il piacere è sacro e necessario

Sto leggendo con piacere ed anche con una certa irritazione alcuni articoli del mensile Effe rivista femminista degli anni 70. Il giornale è stato messo in rete da qualche mese, cosa che mi permette di confrontare le problematiche che il mondo femminile viveva negli anni settanta e le problematiche di adesso, 2016. La mia irritazione nasce proprio da ciò che vedo: l’indipendenza e l’eguaglianza delle donne è ancora di là da venire. Ho letto un articolo, di cui vi trascrivo l’incipit, che mi ha fatto molto riflettere e che mi piacerebbe facesse riflettere chi sta leggendo.

“”«la moglie non può apparire come essere sessuale» settembre 1976″”

Resta in ogni caso valida la tesi di Reich che il raggiungimento di una società socialista non sia possibile senza una trasformazione degli uomini, come non è possibile il rinnovamento degli individui senza una trasformazione rivoluzionaria delle condizioni sociali ed economiche vigenti. . Questo vale in particolare per le. donne che, tenute in stato di dipendenza economica, discriminate socialmente e represse sessualmente ancor più degli uomini, nella loro completa mancanza di autonomia e di coscienza costituiscono uno dei sostegni della società repressiva che è responsabile della loro degradazione e che le tiene soggette grazie appunto all’angoscia del sesso in esse inculcata. L’opera assidua della famiglia, della scuola e della chiesa per formare il desiderato carattere «femminile» si concentra nello sforzo di desessualizzare la donna idealizzando la maternità. «La moglie non può apparire come essere sessuale, ma soltanto come essere che mette al mondo i figli». (Reich, 1933; tr. it. 1971, p. 138). In questo senso l’emancipazione sessuale acquista una funzione chiave per la liberazione della donna, se essa con lucida visione politica riesce a riconoscere le cause economiche e sociali dell’oppressione che subisce. Si deve riuscire a suscitare in lei, ridestando i suoi desideri sessuali, la coscienza dell’intollerabilità delle rinunce e della dipendenza economica che le sono imposte, per portarla all’azione politica, poiché la consapevolezza sessuale e la fiducia in se stessa da parte della donna è la base psichica della sua emancipazione sociale e della sua attività» (Reich, 1966; tr. it. 19)

http://efferivistafemminista.it/2015/01/cosa-hanno-scritto-sulla-sessualita/

Questa citazione di Reich, psicoanalista importantissimo vissuto nella prima parte del 900, deve far riflettere.” la consapevolezza sessuale e la fiducia in se stessa da parte della donna è la base psichica della sua emancipazione sociale e della sua attività”.

La consapevolezza sessuale, quindi, come base per l’emancipazione sociale della donna!!!!!! Consapevolezza sessuale significa conoscenza di sé, delle proprie potenzialità e soprattutto della capacità di lasciarsi entrare nel piacere.

Negli incontri che organizzo l’argomento sessualità e piacere sessuale e conoscenza del proprio corpo sono elaborati e condivisi. Parlo di sessualità alle donne e spesso proprio loro mi rispondono:”non è un mio problema”. La sessualità è considerata un problema, non una opportunità. Scoprire le potenzialità non permette di continuare a nasconderle. Questo accade alle donne. Spesso accettano delle zone “confort” di disagio e di infelicità, ma comunque conosciute, pur di non entrare nel mondo sconosciuto della sessualità, vissuta spesso purtroppo come un problema.

Il piacere sessuale femminile è complesso. La donna vive l’orgasmo in vari modi e con molte parti del corpo, ma innanzitutto con la mente e le emozioni. Durante l’orgasmo, si attivano una serie di aree del cervello che apparentemente non sono coinvolte, come il sistema limbico (responsabile dell’elaborazione della memoria e delle emozioni), l’ipotalamo (legato al controllo involontario del corpo) e la corteccia prefrontale (implicata nel giudizio e nella capacità di risolvere problemi). In tutte queste zone del cervello si verifica un aumento di attività in corrispondenza di un orgasmo. Nel momento in cui si raggiunge un orgasmo, “più di trenta sistemi primari del cervello si attivano, non si tratta di un evento separato e locale, non c’è nessun ‘centro dell’orgasmo’. È ovunque.”

http://www.tpi.it/mondo/italia/orgasmo-cervello-studio-cosa-succede

Molte donne non hanno mai raggiunto un orgasmo, non sanno come sono fatte, non riescono ad amarsi. Per questo ogni donna deve partire dalla conoscenza della propria sessualità per elaborare tutte le potenzialità che contiene. E’ importante abbinare il percorso del risveglio sessuale con il percorso del risveglio psicologico e creativo e della coscienza.

L’obiettivo è rendere onore al proprio corpo sessuale! Quando questa modalità di espressione sarà finalmente elaborata come un’apertura alla creatività, alla possibilità di espansione della esistenza, tutto il mondo entrerà in una dimensione di energia creativa vibrante.

Regine felici -https://www.youtube.com/watch?v=JKEBT5IXDuA

farfalla

Questo è il compito della donna, che ne ha sia gli strumenti che le capacità.

 

Articolo riproducibile citando la fonte con link al testo originale pubblicato su Italia che Cambia

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Sono naturopata, counselor, insegnante yoga. Vivo a Roma e mi occupo di benessere sessuale e di autonomia. Il mio lavoro è quello di aiutare donne che desiderano risolvere problematiche legate alla sessualità. Le tecniche che uso sono legate al respiro,al rilassamento, alla visualizzazione. Gli incontri sono sia individuali che laboratori di gruppo.

http://www.alidamazzaro.it

2 Comments

  1. Avatar

    articolo interessante..che penso di pubblicare nel mio blog..naturalmente con il link dell’articolo..se sei d’accordo. Poi ti consiglio un link di Youtube https://www.youtube.com/watch?v=XZB3F9G4raw
    Ho scritto un articolo su Frida Kahlo,una bella ricerca,mi ha colpito una sua frase: “Un giorno un uomo mi ha detto che facevo l’amore come una lesbica. Sono scoppiata a ridere. Gli ho chiesto se era un complimento. Mi ha risposto di sì.

    Allora, gli ho raccontato che a mio avviso una donna gode con tutto il corpo, e che questo era il privilegio dell’amore fra donne. Una conoscenza più profonda del corpo dell’altra, suo simile, un piacere più totale. Il riconoscimento di un’alleata.

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      Non credo che la capacità di lasciarsi andare sia legato ad una fiducia data dalla similitudine del corpo. La diversità può stimolare alla ricerca,gli odori sono diversi, il tocco è diverso, i movimenti sono diversi.
      Il simile è terreno conosciuto, questo sia per le lesbiche che per gli omosessuali. La conoscenza di sé fa da specchio nella relazione con un corpo eguale. Ma il godimento vero, appartiene si corpo,ma anche alla mente e sopratutto all’anima, che con l’atto sessuale si unisce all’anima dell’altr*.
      Grazie per la condivisione sul tuo blog.

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