Ciao a tutti!
Si mi sono fermato un po’, non mi sono fatto più sentire Avevo bisogno di riprendere il filo del discorso, quello che mi è capitato in Sicilia ve l’ho raccontato.
È proprio dal mio racconto ho preso coscienza di quante persone si siano già avvicinate, incoraggiandomi a continuare questo viaggio per l’Italia.
Innanzitutto ho dovuto trovare un altro compagno di viaggio che vi presento
Si chiama …Fela l’ho trovato mentre ero ospite da Biagio Accardi, dopo i tragici eventi di RANDAZZO, ad Ajeta vicino a Tortora dove ho alloggiato.
È calabrese anche se c’è del sangue sardo in lui, lo si intuisce dalla sua stazza. Pesa un terzo di Piriddu, probabilmente quando l’ho preso anche meno, perché era magrissimo.
È cresciuto in una stalla con delle pony, e la sua infanzia l’ha passata a portare in groppa bimbi soppressata. Appena siamo arrivati ospiti nella casa ha avuto la sua prima lezione di vita, gliel’ha impartita Cometa l’asina di Biagio, con una bella doppietta ben assestata sui denti davanti.
Da quel giorno non c’è asina che lo distolga da me!
Dipendiamo l’uno dall’altro e non stiamo mai a lungo lontani.
Fela è un maschio, nonostante il suo nome finisca con la A, anche Nicola finisce con la A eppure nessuno chiede mai a Fela se l’uomo che é con lui è femmina.. Fela come Kuti, poiché senza troppa grazia ma con molta fantasia canta spesso e si fa sentire come il cantante nigeriano.
Ci siamo scelti ed ecco che mi faccio risentire … Sempre quando si ha bisogno d’aiuto! A parte gli scherzi, ora più che mai avrei bisogno dell’aiuto di tutti quelli che vogliono e possono darmelo.
Non vi sto chiedendo soldi, tranquilli!
Innanzitutto vorrei rilanciare la richiesta di supporto per dormire nelle varie regioni. C’è già stato un feed-back che non mi aspettavo e ringrazio tutti quelli che hanno risposto al mio appello (anche quelli da cui purtroppo non sono riuscito e non riuscirò a passare), ma per chi non ha letto lo scorso articolo, non è riuscito a scrivermi perché si è rotto il computer o il cellulare, il gatto si era mangiato i cavi del router, i tubi dell’acqua perdevano, c’erano gli ulivi da potare, le vacche da mungere, l’orto da raccogliere… Insomma, ragazzi questa è la volta buona per scrivermi!
Questa volta però mi rivolgo a voi non tanto per chiedervi ospitalità, che non è mai mancata, ma bensì per il mio film. Già, l’attrezzatura è andata, abbandonata in qualche casolare vicino all’Etna e chissà che non arrivi ai posteri conservata da una colata di lava.
Questo è un appello rivolto a tutti i Videomaker che hanno una videocamera
E magari in questi giorni sta prendendo polvere perché state cercando l’idea, la giusta storia da raccontare… bene: l’avete trovata!
Non per forza la mia, ma vi assicuro che se venite qualche giorno a camminare con me, ve ne succederanno di cose! (tenetevi stretta l’attrezzatura, anche quando dormite, poi io provvederò a togliervi il malocchio).
Videomaker, Operatori di tutta Italia unitevi!
Per salvare il film ho pensato di non girarlo io per carenza di mezzi, ma di affidarlo a tante mani e tanti occhi provare a creare un collage di punti di vista. Il film diventerà così di tutti e di nessuno. Del resto questa storia sarà un collage di spunti e di punti di vista che raccoglieremo in questa Italia rurale, che non smette di affascinarmi.
Invito tutti i videomaker a contattarmi
Nicola Winkler
Nicola Winkler
Telefono: chiama +393404240718
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C’è da camminare quindi venite leggeri!
Articolo riproducibile citando la fonte con link al testo originale pubblicato su Italia che Cambia