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Il Pollaio antisismico e la banalità del cancro italiano

Abbiamo comprato il borgo di Monestevole, ad Umbertide, in Umbria, nel 2012.  Per il primo anno abbiamo fatto una partnership con i vecchi proprietari per imparare come funzionava il borgo, conoscere le persone del posto, insomma, per non arrivare a Umbertide come estranei. Sapevo che  c’erano tanti piccoli lavori da sanare con il comune, ma per il primo anno nessuno ci ha rotto le scatole su niente.  Poi nel  Dicembre 2013 Tribewanted Monestevole ha rilevato la seconda metà della proprietà; un mese dopo, arriva un’epopea di sanatorie dal comune di Umbertide di decine e decine di pagine.  Come, ma per 15 anni ai vecchi proprietari avete fare quello che volevano?  Dove eravate per gli ultimi 15 anni primo che diventasse Tribewanted il proprietario?  Com’è possibile che il comune non sia responsabile di qualche negligenza?

Comincia così la mia esperienza con la burocrazia italiana.  Un lungo processo tecnico-amministrativo per mettere in regola, fare sanatorie, fideiussioni su lavori già fatti,  tante carte, alcune per richieste ridicole:  il pollaio delle galline non è antisismico, la tettoia del barbecue è 15 metri troppo indietro, il vecchio muro in pietra che tiene su la strada vicinale è un metro troppo alto… si ma se lo abbasso crolla la strada!

Il borgo di Monestevole

Il borgo di Monestevole

Da più di tre anni sto cercando di mettere a posto queste sanatorie, spendo soldi per il tecnico, gli avvocati, i notai, le sanzioni e per fare i lavori richiesti dal comune: abbasso il muro, ricreo una “finta collina” totalmente inutile, tolgo la tettoia del barbecue e faccio domanda per rifarla correttamente. La domanda viene respinta, devo demolire il barbecue e ricostruirlo uguale 15 metri più avanti.  Figurati.  Ma scusa,  la tettoia sul barbecue mi serve, siamo in campagna, siamo un agriturismo. Quattro volte facciamo domanda per rifare la tettoia in regola,  quattro volte viene rifiutata sempre per motivi diversi. Se non è troppo lontano è troppo alto, se non è troppo alto è troppo vicino alla strada, se non è troppo vicino alla strada è troppo grande la volumetria del barbecue, e cosi via. Devo tagliarlo in due, lasciando un centimetro di spazio fra il forno a legna e il barbecue, cose da matti. Alla fine, dopo essere respinto per mesi, rifaccio la tettoia temporaneamente dov’era prima.

Capisco allora la strategia dei tecnici comunali:  finché ti dicono sempre di no su tutto, non possono sbagliare mai.  Nessuno rischia, nessuno si vuole prendere le responsabilità, nessuno vuole tirare la testa fuori dall’acqua; se non fai niente invece, hai il posto garantito a vita.

Ogni volta che i vari enti comunali devono fare cassa per aderire ai patti di stabilità imposti dall’Unione Europea, si fanno una bella lista di dove possono riscuotere: lì è meglio che non andiamo perché ci lavora mio cugino, lì ci danno i voti, li non hanno soldi, e alla fine la lista si restringe sempre sui soliti c*@&*i che stanno cercando di sopravvivere.  Non ce’ niente di illegale. Non mi hanno mai chiesto la mazzetta. Semplicemente è la banalità del cancro italiano.

Il processo per sanare tutti gli abusi che ho ereditato continua: per sdemagnalizzare una strada vicinale che non esiste da 20 anni eccetto al catasto, anni di carte… Ho una fideiussione aperta da tre anni con il comune per una strada bianca inesistente e solo il comune può chiuderla, ma ogni anno devo pagare per rinnovare la fideiussione…  I lavori inutili, i costi dei tecnici, le multe, ci sono costati almeno 50mila euro. Ma sapete qual è la parte più brutta?  E’ che facendo questi lavori, la società agricola è in perdita da tre anni, e cosa mi sento dire dal commercialista? Che dopo tre anni la società agricola non può essere in perdita se no non rientra più negli studi di settore! Studi di settore fatti da qualche burocrate che non ha mai messo piedi in campagna…

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Perché dopo tre anni una società agricola deve fare un profitto, niente importa se ha comprato un rudere da ristrutturare o un casale finito… Se non sei in profitto,  per l’agenzia delle entrate si accende una lampadina rossa, “se è in perdita vorrà dire che sta evadendo le tasse!”  e partono i controlli.  E se vengano stanno lì un anno, e stai sicuro che qualcosa trovano.  E anche se non lo trovano ti devono fare la multa lo stesso perché se no i loro capi pensano che c’e’ qualcosa di strano… E allora patteggi, e anche se sei in perdita, paghi. Ma come?!? Io sono in perdita perché il comune è da tre anni che mi tartassa per fare delle sanatorie ridicole e dei lavori inutili a una struttura antica. E’ lo Stato che mi sta facendo andare in perdita e poi lo stato mi dice che non posso essere in perdita??  Ecco che capisci che stai facendo il loro gioco.

Se cerchi di andare incontro ad una parte della burocrazia stai facendo qualcosa di illegale per un’altra parte della burocrazia. Così o in un modo o nell’altro potranno sempre  averti per le p*&*e,  e quando vogliono possono spremere.  E noi paghiamo… Il commercialista mi dice che bisogna diminuire le perdite, per non destare all’occhio… Davvero?  Devo dire il falso per rientrare negli studi di settore?!? Devo dire che ho perso meno di quello che ho davvero perso?!?  Ma è tutto sotto sopra qui!  Come per la chiesa siamo nati peccatori, per lo stato siamo nati evasori.

Non importa se Tribewanted Monestevole non è una società a scopo di lucro, non importa se esistiamo per promuovere uno stile di vita eco-sostenibile, che diamo lavoro ad una dozzine di persone sul territorio, che io come socio amministratore non ho mai ricevuto un euro di stipendio ne ho mai tirato un euro fuori dalla società; non ci credono che una persona crea una società senza volere  farci un profitto.

Non esiste un ente giuridica in Italia che sia consone ai valori di una comunità eco-sostenibile. Abbiamo aperto un’Associazione, ma non può offrire vitto e alloggio.  La Società agricola si deve auto-fatturare per i prodotti che consumiamo noi stessi. Se un ospite raccoglie la mela dall’albero e non te ne accorgi, stai evadendo le tasse!  Se raccoglie un frutto selvatico invece? A chi devi fare fattura, a madre natura? Quindi si va avanti sempre con la spada di Damocle sulla testa, sempre con la paura del prossimo controllo.

Umbertide è un comune medio italiano: non troppo grande non troppo piccolo, non troppo a sud non troppo a nord, non troppo ricco, non troppo povero.  Chissà quanti Umbertide ci sono in Italia? Con chissà quali inferni burocratici?   Non tutto è perso però, ci sono anche comuni virtuosi in Italia. Dal movimento della Transizione di Monteveglio a Montone, il comune limitrofe a Umbertide, tanto dipende dalle persone che ci lavorano. Devi essere fortunato per avere un sindaco illuminato; e poi, i sindaci vanno e i sindaci vengono, ma chi resta dentro all’amministrazione a vita sono i tecnici comunali.

Alla fine, un popolo ha il governo che si merita,  finché continuiamo a votare alle elezioni amministrative come se fosse tifo ti calcio, sto con il PD o con i Cinque Stelle, senza neanche conoscere il loro programma, stiamo mantenendo lo status quo, perciò è meglio che smettiamo di lamentarci e cominciamo ad attivarci seriamente.  Non cliccando mi piace su facebook, ma mettendoci la faccia.

Se ne vuoi sapere di più iscriviti alla campagna dell’1% di Italia che Cambia

 

Articolo riproducibile citando la fonte con link al testo originale pubblicato su Italia che Cambia

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