TORINO – Piazza Vittorio Emanuele offre una vista mozzafiato, soprattutto nell’ora del tramonto. Arrivo in leggero anticipo all’appuntamento con Greta proprio per gustarmi questo incredibile scenario, dal ponte sovrastante il fiume Po che divide, o meglio unisce i due lati della città.
In un piccolo e grazioso bar a due passi dalla piazza abbiamo appuntamento con gli ideatori e creatori di contiamoci.com , una comunità che collauda e scambia le green action, cioè le buone abitudini pratiche per ridurre i danni che provochiamo all’ambiente.
E’ un piacere incontrare Greta e Silvano davanti ad una tazza calda di tè e qualche pasta di meliga, tipico biscotto piemontese.
Silvano, scherzando, mi dice subito che per quanto riguarda l’ideazione del progetto Contiamoci “è tutta colpa di Greta”. Tutto nacque in effetti da un articolo che la giovane ragazza di origine campana lesse sul settimanale Internazionale, il cui focus era sul vivere senza sprechi.
Di lì l’idea di creare Contiamoci con l’aiuto di Silvano, esperto in informatica.
Su Contiamoci si condividono buone pratiche, cioè quello che viene fatto quotidianamente per migliorare e limitare l’impatto sull’ambiente, per ridurre lo spreco di risorse naturali e aumentare la sostenibilità.
Gli utenti possono raccontare le green action che eseguono quotidianamente, scoprendone di nuove, confrontandosi con chi si impegna allo stesso modo, per essere più di una goccia nel mare. Sono azioni che rispetto ad altre analoghe si dimostrano più vantaggiose.
Individuare, diffondere e condividere le buone pratiche consente, per effetto della ripetizione di esperienze già sperimentate, la riduzione dell’impatto ambientale e dell’acquisizione di stili di vita sostenibili. Il contesto in cui la buona pratica è diffusa e utilizzata dà luogo a un aumento di conoscenza e ad un approfondimento della tematica in questione.
Le buone pratiche sono quelle piccole grandi azioni che riducono gli sprechi e difendono il vivente. Si va dal passaparola all’ideazione di nuove soluzioni, dall’incoraggiamento reciproco alla possibilità di innescare un processo di cambiamento sociale e fare massa critica. Per Greta e Silvano (e per fortuna non solo loro) sta emergendo una nuova e irresistibile spinta ad aggregarsi, a cooperare, a far si che una minoranza attiva raggiunga un certo grado di numerosità o di intensità. La necessità sempre più impellente di mettere in atto buone pratiche di vita, di governo e di impresa, di cittadini e organizzazioni, di enti e aziende eticamente orientate, evidenzia che la presa di coscienza è avvenuta: è responsabilità delle generazioni d’oggi agire per le generazioni future.
Davvero un bel messaggio quel che Silvano e Greta promuovono ed attuano con il progetto Contiamoci, che prevede da tempo anche dei corsi pratici delle buone pratiche nei quali gli utenti si incontrano e imparano insieme. Greta ricorda con piacere i corsi organizzati in Ecocosmesi.
Ora Contiamoci si apre anche alle aziende che adottano buone pratiche, che facilitano le buone pratiche altrui con specifici prodotti o servizi, che scelgono la trasparenza per mostrare che ciò che dichiarano è vero.
Lo scopo di Contiamoci non è pubblicitario, sono accolte solo alcune aziende coerenti ai valori ambientali, etici e culturali di riferimento, che vogliono parlare con i propri potenziali clienti, tessendo conversazioni.
L’intenzione di Contiamoci è anche quella di avere una mappa con tutti i riferimenti territoriali, così ciascuna azienda sarà raggiungibile al livello che preferirà (locale, regionale o nazionale). Ne nascerà gradualmente una mappatura di tutte le buone pratiche che si possono fare in Italia, quindi una specie di wiki del settore. Interessanti sono quindi le possibilità di collaborare insieme al percorso di mappatura di ItaliaCheCambia.
Il tempo è volato, tanto da essere rimasti gli ultimi nel locale che è ormai giunto alla chiusura. Ci salutiamo, li ringrazio per la bevanda calda offerta.
Passiamo di nuovo da Piazza Vittorio Veneto, e Silvano si occupa di un uccellino in difficoltà.
E’ tempo di andare in Cavallerizza per un incontro organizzato dal Movimento della Decrescita felice su una prossima manifestazione in Torino di sensibilizzazione sui temi ambientali, ma come si dice: questa è tutta un’altra storia.
Il consiglio è quello di andare a cercare le buone pratiche che più fanno per voi o di proporne di nuove: vi sorprenderà la quantità e l’eterogeneità delle proposte presenti. Buon viaggio nelle buone pratiche che contano.
Articolo riproducibile citando la fonte con link al testo originale pubblicato su Italia che Cambia