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Di nuovo in strada…

VENARIA REALE – …Ed eccoci qui. Di nuovo in strada. Taccuino alla mano, videocamera in spalle e tanta voglia di conoscere e raccontare quel pezzo di paese che si assume la responsabilità della propria vita senza aspettare che qualcuno lo faccia al posto suo. Si riparte alla ricerca di storie virtuose, di persone che hanno realizzato qualcosa di speciale e unico per sé stessi e la loro comunità. Sono emozionato. Non vedo l’ora di conoscere tante persone piene di valori e concretezza allo stesso tempo. Ed è ancor più bello farlo nel proprio territorio, laddove si è nati e cresciuti. E’ il momento di iniziare questa nuova avventura, chiamata Viaggio nel Piemonte Che Cambia.

Sto uscendo dal portone di casa. In realtà camminerò per poco più di trenta minuti, la meta dista solo due soli chilometri. Eppure l’entusiasmo è lo stesso (forse maggiore) che mi accompagnerebbe se dovessi partire per andare in capo al mondo. Trovo molto Senso in questa avventura.
Giungo nella piazza centrale del paese di Venaria Reale, in provincia di Torino. E’ proprio lì che Luca e Marco mi attendono, nella loro bottega del commercio equo-solidale e biologico chiamata Angolo acuto. E’ una mattinata autunnale insolita, con un sole che seppur pallido riesce a scaldarmi a sufficienza tanto da rimanere in maglietta a manica corta.

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Appena li incontro, Luca e Marco mi raccontano della loro esperienza: inizialmente il negozio era aperto solo qualche ora a settimana, tendenzialmente nel pomeriggio. Da circa due anni è divenuta per ambedue la loro occupazione a tempo pieno. Hanno deciso di insediarsi nel centro del paese, nonostante la presenza di tantissimi supermarket e centri commerciali nella zona. E’ divenuta per loro una sfida, al fine di avvicinare le persone verso acquisti più consapevoli e rispettosi della comunità, della natura, ed in fondo di sé stessi.
All’inizio è stato molto difficile, ma con il passare del tempo sempre più persone si sono interessate a questa “strana” bottega, riuscendo a creare una vera e propria rete tra i suoi frequentatori. In tante persone hanno creduto in questo progetto; alcune di esse sono divenute anche volontari, aiutando spensieratamente Angolo acuto a svilupparsi. E’ una sfida che continua giornalmente.

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Per Marco e Luca, fare la spesa deve essere un piacere: si incontrano altre persone, si scambiano opinioni, ci si confronta esprimendo i propri pareri sui prodotti e le aziende. C’è un forte dialogo tra le persone che frequentano la bottega. Sperano che il numero dei grandi centri commerciali possa diminuire nel tempo e che invece si sviluppino nuovamente i piccoli negozi di vicinato. L’introduzione dell’alimento sfuso sta facendo rivivere emozioni alle persone, che si ricordano di quando erano piccoli.

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All’interno della bottega c’è un GAS, che si serve dello spazio a disposizione come base logistica. E’ una bella esperienza nata in collaborazione con il comune. Nel mentre entra una signora per comprare un po’ di mele biologiche.
Riprendiamo la chiacchierata poco dopo. Ci dicono che il GAS ha dato la possibilità di crea legami. C’è il piacere di confrontarsi sui prodotti. La richiesta è di portare opinioni su quel che viene acquistato. L’auspicio è che vi siano sempre più botteghe nel territorio, sarebbe un bel segno di crescita culturale e umana da parte della cittadinanza.
Come primo incontro direi che non poteva andarmi meglio.

Articolo riproducibile citando la fonte con link al testo originale pubblicato su Italia che Cambia

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Interessato a chi sta ai margini, da sempre. Attraverso fotografie, parole e video cerco di raccontare il cambiamento: chi ce la fa, chi ha coraggio e porta avanti con decisione le proprie scelte.

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