Tiro un sospiro di sollievo aspettando un aereo e mi accorgo che è già il tempo dell’appuntamento blog, e che per di più è quasi Natale…
E’ stato interessante muoversi a passi lenti in mezzo alla follia del black friday, tentando di non farmi tentare da qualche sconto eccezionale.. Sicuramente se fosse coinciso con una reale necessità non me lo sarei fatto scappare nemmeno io.. Ma non avevo bisogno di niente..
Proprio per non cadere in giudizi stereotipati la mia domanda di fondo rimane sempre la stessa.. Di cosa ho bisogno davvero? Come riesco a fare sentire la mia voce in mezzo a tutte queste correnti a volte molto forti che tentano di spostarmi?
Continuo a muovermi a passi lenti, Granada conserva il suo fascino, ma la follia del consumismo la si può fotografare in ogni angolo anche qui. Il giorno dopo terrò il mio workshop sulla voce che sostanzialmente si prende cura di questa domanda, dove la voce si fa strumento di rivelazione con risposte evidenti e immediate.. Una mappa che ci rivela il punto dove ci troviamo e che ci offre la possibilità di esplorare strade.. Queste strade sono tante.. ma tuttavia i temi che noi esseri umani siamo spesso chiamati a trattare sono i soliti.. Chi sono? Da dove vengo? Dove mi trovo? Dove sto andando? Dove voglio andare?
E mentre ormai il Natale arriva sempre più in anticipo, non posso fare finta di niente, e ancora una volta col cuore in mano, cerco di capire come posso cambiare il mio pensiero quando la mia visione sembra tanto utopica rispetto alla realtà..
Così cerco di consolarmi andando a riascoltare le parole di Josè Mujica..
Una persona che riesce a rimettere in discussione il significato di alcune parole e ispirandosi ad antichi pensatori come Epicuro, Seneca… dichiara:
“Povero non è chi possiede poco, povero è chi necessita infinitamente tanto…”
Alla base di un cambiamento vero e autentico, credo sia necessario investire per ridare voce alle nostre esigenze più autentiche. Siamo responsabili di risolvere gli insoluti della vita che creano quei vuoti esistenziali che spesso ci portiamo dentro.. Senza necessariamente ricorrere ad un analisi psico-sociale, ormai sappiamo bene che il consumismo sfrenato che ci circonda (e di cui facciamo parte soprattutto per distrazione) trova alimento proprio in questo tentativo di riempire tali vuoti..Certo il vuoto può fare davvero male..Comincio a credere che il suo rimedio sia l’accettazione della sua esistenza.. Che per quanto possiamo percepirlo come una minaccia, spesso è un terreno fertile di preparazione.. Senza vuoto non si può fare il pieno, ed il respiro questo lo insegna molto bene..
Per questo il mio invito per questo nuovo Natale e di tentare di fare spazio..
Proviamo a darci voce rivendicando il diritto di tornare a una dimensione più umana…
Vorrei lasciarvi con questo video di Mujica..
Auguro a tutti noi un Natale essenziale..
Sorgente
I prossimi eventi:
Concerto “Essenze” – Centro Malpensa San Lazzaro Bo 1 Dicembre ore 21
Il Risveglio della Voce – L’Albero della Vita – Bologna 2 Dicembre ore 9
Concerto di Natale “Auditorium Fraternità di Romena” 10 Dicembre ore 15
Vedi i trailer
https://youtu.be/ga3354OBtCA
https://youtu.be/InscvjYi2YM
Articolo riproducibile citando la fonte con link al testo originale pubblicato su Italia che Cambia
Un link che parla da solo: https://www.pressenza.com/it/2017/12/roma-greenpeace-make-something-week-un-evento-promuovere-unalternativa-al-consumismo-natalizio/