La cura del cancro delle menti.
L’obiettivo del mio scritto è ragionare su come cambierebbe il mondo se cambiasse il modo di scegliere le informazioni da pubblicare o l’importanza da dar loro.
Inizio il racconto:
Giovedì 6 novembre scorso si è svolta, a Chieri presso il Garden Le Serre, la prima conferenza del ciclo “Gli Alberi della Cuccagna” che prosegue il “sentiero di pensiero” tracciato con la catena umana di 50.000 persone che si sono tenute per mano il 21-12-2012 tra Torino e Susa realizzando il S.U.S.A. il Sentiero Umano di Solidarietà Artistica e Ambientale.
Ma distinguiamo cosa è successo il 6 novembre FUORI dal Garden Le Serre e DENTRO il Garden Le Serre
Preferisco iniziare descrivendo cosa è successo DENTRO, la sera.
All’interno del Garden si è svolta la conferenza “La biodiversità microbica dalle piante all’uomo; la salute attraverso il cibo” che ha avuto come relatori: Giusto Giovannetti (biologo esperto di microbiologia del suolo, presidente del Centro Colture Sperimentali di Aosta) e Vincenzo Longo (esperto di nutriceutica, dirigente dell’Istituto di Biologia e Biotecnologia Agraria del CNR di Pisa).
I due ricercatori hanno raccontato ad una pubblico di oltre 100 persone (il numero è considerevole vista la contemporaneità dell’evento con le partite di calcio internazionali) gli ultimi studi sul tema.
Giusto Giovannetti ha iniziato l’incontro descrivendo l’importanza della biodiversità cioè il numero, la varietà e la variabilità degli organismi viventi e come questi variano da un ambiente ad un altro, nel tempo.
Ha dimostrato che la biodiversità microbica del suolo è la principale fonte di biodiversità da mantenere, basti pensare che in 1 cm3 di suolo sono presenti: 1 pianta + 0,1 animali e insetti + 100 milioni di microrganismi.
Inoltre Giovannetti ha indicato gli studi che mostrano come la biodiversità del biota umano sia fondamentale per la nostra salute
Ad esempio ha mostrato gli studi che indicano come la composizione del microbiota intestinale influenzi sia il bilancio energetico sia in quale distretto corporeo verrà accumulato il tessuto adiposo.
Il microbiota nei soggetti obesi è caratterizzato da minori concentrazioni di Bacteroidetes e di alte concentrazioni di Firmicutes rispetto ai soggetti magri.
Quindi ha evidenziato che il cibo è in grado di modulare il microbiota intestinale: il rapporto tra Bacteroidetes/Firmicutes determinato dallo studio preso in esame è proporzionale al calo ponderale e non alla restrizione calorica.
L’interazione tra un organismo umano e il suo microbiota intestinale è legata al cibo e quest’ultimo causa ripercussioni positive o negative sulla risposta immunitaria.
Obesità, diabete di tipo due, stati infiammatori , malattie del fegato e autoimmuni sono legate a quest’interferenza!
Giovannetti ha purtroppo evidenziato che:
tutte contribuiscono alla riduzione della biodiversità in agricoltura, così come:
riducono la biodiversità nel biota umano.
Diventa quindi fondamentale, in agricoltura, valorizzare la filiera simbiotica, utilizzando ad esempio i consorzi microbiologici costituiti da: Mycorrhizae, Bacteria of the rhizosphere, Actinomycetes, Saprophytic fungi, Micromycetes.
Riassumendo: I microrganismi sono importanti per le piante e sono importanti per la vita dell’uomo; la composizione della flora batterica (termine obsoleto che però uso per capirci meglio) del nostro organismo condiziona la nostra salute e valutarne le caratteristiche permetterà in futuro non solo di evitare molte malattie ma anche di curarle!
L’incontro è proseguito con la relazione di Vincenzo Longo che ha descritto l’attività che ha consentito di scoprire che molti alimenti tradizionali, principalmente quelli di origine vegetale, contengono sostanze benefiche per la salute.
Il cibo è sempre di più salute e mezzo a nostra disposizione per salvaguardare l’organismo a mantenere uno stato di benessere.
Ha mostrato l’importanza dell’alimentazione per il mantenimento di un buono stato di salute e per la prevenzione in particolar modo delle malattie cardiovascolari, metaboliche, tumorali e neurodegenerative.
Gli alimenti infatti contengono non solo i nutrienti che forniscono energia al nostro organismo, ma anche sostanze benefiche per la salute.
E’ in questo contesto che si inserisce la Nutraceutica, la scienza che ha il compito di indagare tutti i componenti o i principi attivi degli alimenti con effetti positivi per la salute, la prevenzione e il trattamento delle malattie.
Longo ha anche mostrato l’importanza degli Alimenti funzionali (“Functional food”) detti anche Farmalimenti (“Pharma food”) che evidenziano proprietà benefiche sull’organismo umano.
Longo ha parlato degli studi su alcune sostanze importanti per migliorare il nostro sistema antiossidante, ad esempio il Lisosan G, un lisato di grano che deriva da una particolare lavorazione di cruschello e germe di grano biologico, e dei Glucosinolati che danno origine a isotiocianati, molecole ad azione antiossidante ed anti-tumorale (i broccoli ne sono ricchi) .
Un ulteriore studio ha inoltre evidenziato gli effetti curativi di una dieta a base di pane addizionato ad una miscela di nutraceutici.
Quindi, riassumendo, anche nell’intervento di Vincenzo Longo è stato evidenziato che si possono prevenire ma soprattutto (la novità) anche CURARE molte malattie grazie ad una adeguata alimentazione!
Ecco cosa è successo FUORI, la mattina.
Un mendicante si era piazzato all’ingresso del Garden Le Serre chiedendo con insistenza ai clienti che posteggiavano qualche spicciolo, alla richiesta di allontanarsi ha preso un palo è ha incominciato a menare fendenti ferendo lievemente due persone. L’arrivo dei carabinieri ha messo fine all’aggressione e l’uomo è stato arrestato.
Ma ecco la riflessione:
Su quanto è successo DENTRO:
Nessun articolo sul quotidiano “La Stampa” di Torino e sul settimanale “Corriere di Chieri” relativo al convegno: “La biodiversità microbica dalle piante all’uomo; la salute attraverso il cibo”
Su quanto è successo FUORI:
Prima pagina sul “Corriere di Chieri” dal titolo “Nega l’elemosina: Aggredito” con continuazione a pag.6, in totale 400cm2 ca occupati dall’articolo.
Mezza pagina su “La Stampa” dal titolo “Cacciato dal parcheggio picchia tutti con un palo” pag 55, in totale 400cm2 ca occupati dall’articolo.
Per entrambi gli articoli con foto e titoloni, ho preferito calcolare i cm2 in quanto il numero di battute non avrebbe dato la sensazione reale, in quanto una notizia è più evidente in base a quanto spazio fisico occupa, alle foto e alle dimensioni dei titoli che non per il numeri di battute che la compongono:
Risultato:
“notizie sulla ricerca” = 0 cm2 sui giornali.
“ricerca delle notizie”= 800 cm2 sui giornali.
Con questo non voglio dire che la notizia di cronaca non dovesse essere data, ma vorrei stimolare la riflessione su quanto l’informazione può essere utile al lettore.
Vogliamo cercare di trovare un po’ di spazio sui media anche per le informazioni che forse possono cambiarci la vita?
Secondo voi, dovendo scegliere, sarebbe stato meglio dare l’informazione di quanto è successo Fuori o di quanto è successo Dentro?
Può aiutare a vivere meglio conoscere quanto è stato descritto dal convegno o la descrizione di un’aggressione?
Quando sentiamo i media parlare di “crescita” necessaria per il nostro paese, forse si riferiscono alla “crescita culturale”? Quella culturale è l’unica crescita che ha senso e che può generare l’altra crescita.
E’ meglio parlare di crisi o di cambiamento e di opportunità?
Piccola chicca: su Facebook gli articoli dei giornali hanno scatenato la solita ricerca del responsabile e le solite lamentele sugli extracomunitari.
Scusate stavo dimenticando! Le due persone aggredite hanno partecipato al convegno!
A presto e …state in campa(g)na!
Alberto
PS: tutto il ciclo di incontri”Gli Alberi della Cuccagna” è a costo zero per la comunità, tutti i relatori vengono gratis, senza neanche un rimborso spese per il viaggio, a dimostrare che un nuovo modo di vivere è possibile e lo stiamo già facendo.
« La fantasia priva della ragione produce impossibili mostri: unita alla ragione è madre delle arti e origine di meraviglie » Goya, manoscritto conservato al museo del Prado. Testo originale in Helman, op. cit., p.221
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