“Ho cercato la mia anima, ma l’anima non l’ho vista,
ho cercato il mio Dio, ma mi è sfuggito,
ho cercato mio fratello e ho trovato tutti e tre…”
Martin Luter King
Ci sono a volte degli incontri che ti lasciano un segno, e che riescono ad entrare in noi in profondità, e dopo i quali seguirà un cambiamento.
Voglio raccontarvi la mia storia, che inizia con la mia venuta al mondo ormai 42 anni fa, e si mescola e rimescola seguendo un’inarrestabile movimento che mi spinge fino a qui oggi, con la voglia di iniziare un blog per curare l’incontro fra di noi.
Uno spazio concreto e tangibile, dove lasciare fluire tutto ciò che circola nelle nostre vite, che spesso traduco in musica, e ci porta a partecipare più o meno attivamente a questo flusso.
Per me, dare voce alla musica che ho costantemente in testa è sempre stata, ed è ancora una necessità di fronte alla quale non posso tirarmi indietro.
Cantare e fare musica ha sempre avuto una funzione “sanatoria” perché mi permette di “surfare” in mezzo ai tantissimi lati di me e di avere un filo conduttore che tiene insieme l’intera faccenda.
Un percorso ricco, pieno di contraddizioni, semplice e complesso, con dubbi e speranze..
Quando da piccola qualcuno mi domandava, “Cosa vuoi fare da grande?”, non ho mai risposto “La cantante”.. Per me cantare non è mai stata una cosa da fare, è sempre stato ciò che più di tutto mi rappresenta. La mia voce poteva arrivare oltre al mio intento, oltre a ogni mia capacità relazionale.
E sono proprio le relazioni invece, a partire da quella con me stessa, ad essere al centro della mia attenzione da sempre. Mi sono sempre domandata quali sono le vere regole del gioco per farle funzionare e quale potesse essere il mio contributo per migliorarle. Ho cercato di capire come poter trasferire nella vita quotidiana, quella magia che si creava con le persone quando cantavo.
Un giorno, per rispondere a questa mia inquietudine, mi trovo a partecipare a un ritiro spirituale. Nonostante fossi cresciuta in una famiglia cattolica praticante, i rituali e le pratiche hanno smesso di interessarmi molto presto. Tuttavia, ho sempre sentito un profondo senso di spiritualità.
Ciò che ha davvero segnato il mio percorso è stato quando ho sentito il BACIO DIVINO. Ovvero quel tocco profondo, pieno di amore e intenso che mi ha spinto a lasciare tutto e a dire sì. In quel momento ero una giovane donna in carriera all’interno di una multinazionale americana. Avevo successo, denaro ed ero socialmente riconosciuta all’interno di un sistema che molti di noi conosciamo benissimo.
Un giorno di maggio, durante questo ritiro, camminando lungo un sentiero di montagna, sentivo scorrere la mia vita che fino a quel momento mi aveva guidato. Uno di quei momenti in cui il tempo diventa eterno e qualcosa dentro dice Sì. All’improvviso mi imbatto in una rosa canina in fiore. Un’esplosione di fiori delicati e intensi allo stesso tempo.. Un’immagine toccante.. Ho pianto.. Non era il solito pianto, veniva dal cuore, e scioglieva ogni mia resistenza… dopo poco è cominciato un canto.. Sentivo che quello era un canto di riconciliazione…
Mi sono innamorata, un amore che mi ha tenuto sveglia una notte intera, a non riuscire a immaginare altro che tutta un’altra vita. Avevo fatto il primo incontro, quello più importante: quello con la mia anima.
All’improvviso tutto quello che credevo di desiderare non aveva più senso.. In quel periodo avevo anche smesso di cantare.
Quel “bacio”, mi ha ridato la vita, quella che arriva dalla pancia, quella per cui la risata è grassa e le lacrime pungenti. Da qui la direzione è stata chiara.
Il mio sogno non era diventare una cantante, ma era quello di poter stare in quello stato di grazia e dirigere le mie energie per trasmettere al mondo quella bellezza.
E il mondo mi ha spalancato le porte… Ancora oggi non finisco di sorprendermi.
Ricontattare il mio canto è stata la cosa più naturale e spontanea.. Sentirlo di nuovo arrivare dalle viscere e innalzarsi in volo. Una chitarra, pochi accordi e la magia ha cominciato ad espandersi.. Se pur ancora agli inizi, e del tutto ignara di dove quel canto mi avrebbe portato, di certo già avevo un punto di riferimento a cui tornare ogni qualvolta mi fossi sentita smarrita.
Il passo verso il secondo incontro è stato breve: lo sguardo di Gianni, che noi amici chiamiamo Giannino.. Ha acceso una fiamma dentro di me che non si è più spenta. Gianni è un amico disabile con il quale mi sono trovata a passare un pomeriggio insieme. Un momento indimenticabile..cantare con lui, sentire la sua presenza attenta e delicata..Insieme brillavamo, io con le mie canzoni e lui con le sue storie.. Mai come in quel momento ho sentito l’amore, quello che chiamiamo incondizionato, pulsare in tutto il mio essere. Oggi di amici così ne ho molti, e stare con loro nutre la mia Sorgente ogni giorno di più.
Non ho potuto fare a meno di seguire questo cammino. Ho cominciato lavorando come animatrice musicale al reparto di oncoematologia presso l’Ospedale pediatrico “A.Meyer” di Firenze. E poi sono entrata in una Comunità Educativa per minori come educatrice. Vi domanderete, cosa ha a che fare tutto questo con la voce e con la musica?
Lì per lì apparentemente niente, stavo solo seguendo le “istruzioni “che sentivo arrivare dal cuore. Ma come dice una mia cara amica, la vita ne sa più di noi…
Oggi con lo sguardo più ampio riesco a intravedere quel filo sottile che dà senso a tutto quanto.
Se volevo essere un’artista o una cantante fine a se stessa, le opportunità non mi erano mancate. Ero stata notata all’età di 17 anni da un produttore che si era offerto di accompagnarmi per la strada verso il successo. Ero incosciente e quando mi fu proposto non capii l’importanza di quel momento. Ma forse semplicemente era la mia anima che sapeva che non era quella la mia direzione e che il mio talento doveva servire altri fini.
Infatti lavorare con disabili, o minori o con tutte le persone che mi trovo ad incontrare, mi ha permesso di crescere e di maturare tutti quegli aspetti irrisolti che ci portiamo dentro dalle nostre storie personali, familiari etc.
Finalmente nel 2005 l’incontro con la voce e la musica tornano a farsi spazio e soprattutto arriva l’indicazione chiara: TORNARE A CANTARE. Ma non solo, ESSERE VEICOLO per tutti coloro che sentono la passione o il richiamo della voce.
In un attimo mi sono ritrovata in Casentino, inizialmente come insegnante di Canto Moderno e cantante ufficiale in qualche evento del territorio, e qualche anno più tardi come SORGENTE, cantautrice.
Cantare le mie canzoni, quelle che sento nel cuore e che canalizzano le mie esperienze di vita, più leggere o più profonde, è una grande gioia.
Una cantautrice folk con una visione chiara: Tornare a essere Una, Uno.. “Interare” le nostre parti.. Musica per conoscersi, riconoscersi e vibrare insieme. Ritrovarci in quel incontro che la musica, ogni musica permette. Il feedback più bello che ricevo dalle persone che incontrano la mia voce è quello di chi mi racconta di rispecchiarsi nelle mie canzoni. Gli occhi lucidi di chi torna a emozionarsi.. E’ come se in qualche modo la mia voce restituisse al mondo l’intensità di quel “Bacio”.
A volte le persone non comprendono bene cosa faccio. Spesso mi è difficile definirmi in un genere, in una descrizione… Per me è sempre tutto stretto…
Ogni artista vuole dire la sua, portare e rappresentare il suo messaggio interiore all’esterno. Vogliamo dare voce. Questo spazio per esprimersi oggi è per la maggior parte limitato all’interno del Business musicale, Majors, Talent Shows. Confesso che in alcuni momenti ci vorrei essere su quei palchi, così tanto visibili.. Tuttavia sento che il modo in cui ho scelto di esprimermi mi fa godere della bellezza di essere vera e libera. Più mi connetto con questo spazio, più la musica si fa strada.. Io sono come il giocoliere, mi concentro sul lancio, il resto è CREAZIONE.
Le mie canzoni possono essere molto spirituali ma anche molto folk.. Le canto ai festival, nei pub, per strada, nei centri olistici, nei teatri… non c’è limite.. il messaggio arriva, che sia grazie a una buona birra o a un buon incenso, le persone sembrano lasciarsi sfiorare da questo tocco profondo che cerco di esprimere…
Se qualcuno di voi continua a domandarsi: Sorgente cosa fa? Beh, posso solo rispondere: Io non faccio un lavoro, non vendo prodotti, non vivo alle regole convenzionali se non per stretta necessità. Io SONO una persona che ha scelto di abbracciare uno stile di vita, quello di guardare il mondo con occhi di amore, e contattare quel “bacio divino” attraverso il mio approccio alla vita stessa.
La Voce fa tutto il resto.
Mi piace immaginare di essere una sorgente, ognuno può riconoscersi in una goccia..
“Siamo gocce di mare e colore verso l’oceano.. Siamo gocce di mare e colore verso l’arcobaleno”*
Vi aspetto a Voce aperta!!
Sorgente
*tratto da “We are Drops” brano inedito dal nuovo disco in uscita “To the Sky” realizzato e prodotto da From the Roots Music Project
Articolo riproducibile citando la fonte con link al testo originale pubblicato su Italia che Cambia
Bellissimo articolo. Conosco il lavoro di Anna. Autentico, vibrante e coraggioso il suo modo di camminare per questa terra e di creare cambiamento attraverso il suo lavoro e la sua passione per la musica.