Posted by on 9 Luglio 2015

images (1)In un momento di crisi economica, culturale, di valori e di idee vi propongo un’iniziativa che può aiutare ad affrontare e superare una situazione, che sembra priva di prospettive a livello mondiale, che invece richiede un nuovo modo di interpretarle e di agire.

Oggi inizia il primo Festival Internazionale dei Beni Comuni che si svolgerà  fino al 12  luglio a  Chieri, uno dei comuni promotori di un nuovo modello di collaborazione tra cittadinanza e amministrazione pubblica, per la partecipazione nel governo e nella cura dei beni comuni.

Un  estratto dal sito che promuove l’iniziativa :

Il Festival nasce quale luogo aperto per discutere, confrontarsi, condividere esperienze, tracciare linee e mappe, capire insieme quali, cosa e di chi sono i beni comuni partendo dal territorio locale per passare alla scala nazionale e giungere fino all’ambito internazionale.

Quattro giorni in cui Chieri sarà teatro di molteplici iniziative dove, oltre a protagonisti internazionali del mondo scientifico e culturale, parteciperanno soprattutto attivisti dei movimenti sociali per i beni comuni di tutta Europa e associazioni locali che con le pratiche quotidiane interpretano, talvolta senza saperlo, la filosofia dei beni comuni.

Il festival è caratterizzato da un programma fitto di iniziative scientifiche, ma anche artistiche e di spettacolo per affrontare il tema dei beni comuni sotto diverse prospettive.

La sezione scientifica prevede momenti di approfondimento e divulgazione interdisciplinare dedicati sia a esperti e tecnici del settore ma soprattutto mirati a far avvicinare, conoscere e stimolare la riflessione dei curiosi e degli scettici su questo nuovo paradigma. Tali incontri saranno strutturati sotto forma di panel, dibattiti, tavole rotonde, match a due e lectio magistralis che vedranno protagonisti nomi di spicco nel panorama culturale nazionale e internazionale.

La sezione arte e spettacolo accompagnerà il programma scientifico, con colazioni e aperitivi serali performativi e spettacoli/performance o installazioni e prime di spettacoli di grande rilevanza sia nazionale che internazionale. Dalle 24 all’1  continuerà con  una sezione dedicata ai giovani e all’avanguardia. Ogni intervento aiuterà a comprendere con mezzi espressivi ed emozionali diversi l’argomento beni comuni.

Il #commonsfestival sarà uno spazio dedicato allo scambio di idee ed esperienze nel quale ospiti italiani e internazionali, in tavole rotonde, momenti di musica, cinema, teatro, arte e performance sapranno affrontare in modo innovativo e insolito un tema cruciale come quello dei beni comuni. Ma sarà  soprattutto una domanda, aperta a tutti, sulle forme del vivere e del produrre in comune.

Il Festival non vuole essere soltanto un evento estemporaneo e spettacolare, ma l’inizio di un cammino condiviso verso l’immaginazione e la costruzione di una società più giusta, più aperta e più condivisa.

A Chieri non ci si limiterà alla dimensione teorica, ma si cercheranno anche la ricadute sul governo di spazi lasciati decadere dalla crisi della produzione fordista, come per esempio l’Ex Cotonificio Tabasso, chiuso da anni a causa dei processi di delocalizzazione e globalizzazione. Insieme a giuristi, notai e esperti di Community Land Trust si cercheranno a tal fine soluzioni capaci di legare per sempre spazi pubblici o privati ad un uso coerente con gli interessi delle generazioni future.

Essenziale è anche la sperimentazione di linguaggi diversi, ma accomunati dalla stessa tensione ideale verso la costruzione di una contro-narrazione capace finalmente di sostituirsi a quella dominante della cosiddetta scienza triste. Per questo diversi panel verranno dedicati allo studio di alternative economicamente sostenibili ma finalmente generative.

I beni comuni sono soprattutto allo stato attuale richiesta di partecipazione e condivisione.
Molta attenzione sarà perciò dedicata agli strumenti attraverso cui nell’elaborazione di un nuovo modello politico le persone potranno essere chiamate a condividere scelte e responsabilità.

Soprattutto i beni comuni sono voglia di stare insieme, condividendo spazi, esperienze ed emozioni. Il cinema, il teatro, la musica e le arti figurative divengono elementi essenziali nella costruzione di una sensibilità collettiva per i beni comuni.

Tra gli ospiti:

STEFANO RODOTÀ, SALVATORE SETTIS, UGO MATTEI, GUSTAVO ZAGREBELSKY, MARCO PAOLINI, TONI NEGRI, GIOVANNI SOLLIMA, MICHELANGELO PISTOLETTO, GIANNI VATTIMO, CARLO FRECCERO, MARCO TRAVAGLIO, CAETANO VELOSO, GILBERTO GIL, DAVIDE FERRARIO, MAURIZIO PALLANTE, LUCA MERCALLI, FABIO TROIANO, TOMAS MONTANARI, DONATELLA FINOCCHIARO, VANDANA SHIVA, CARLO PETRINI.

Per maggiori informazioni: http://www.festivalbenicomuni.it/

Conclusione:  in un momento dove forti interessi economici vogliono privatizzare tutto ciò che è pubblico, credo che sia opportuno contrapporre una sana cultura dei Beni Comuni,  partecipate al Festival, informatevi, studiate, discutete, dobbiamo costruire un mondo nuovo e solidale, possiamo, ma dobbiamo lavorarci, tutti.

E… state in campa(g)na     anzi… Venite a Chieri!

Alberto

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