Ne hanno parlato tanto, per cui anche io mi accodo al sentir comune, e brevemente mi esprimo.
Di fertility day si parla, o giorno della fertilità, che dir si voglia.
Nacqui in un periodo in cui alle ragazze, ( e non sono trascorsi poi tanti anni) veniva raccomandata attenzione, castità, verginità, perché la fertilità precoce era un pericolo per noi pulzelle che volevamo sistemarci in una capanna in compagnia di un cuore diverso dal nostro. Spesso ci si sposava ed i bambini nascevano di sette mesi (quanti settimini, fra i miei coetanei/e). Prima e dopo il matrimonio, si stava attenti, con i vecchi metodi del Dr. Ogino, con l’attenzione (il vecchio salto) con i famosi Goldoni..altro che fertility day, invocavamo l’infertility day, noi ragazze.
L’età limite in cui una donna si sposava erano i trent’anni.
Superarli voleva dire probabilmente rimanere zitella, il che voleva dire che “nessun l’avea voluta”, termine brutale che sottolineava l’importanza di essere scelta, sempre e comunque.
Erano i momenti in cui cantavamo “Chi non lavora non fa all’amore”.. Ora purtroppo chi lavora non ha proprio tempo per fare all’amore.
Comunque, per sostenere la Ministra Lorenzin in questa sua generosa creatività, in questo suo desiderio di responsabilizzare le donne (spero anche gli uomini) italiani proporrei:
LOVE DAY – La giornata mensile dell’amore. Del fare all’amore. Giochiamo nel fare all’amore. Divertiamoci e facciamo all’amore.
Una giornata in cui le persone non lavorano: vanno al mare, in montagna, si chiudono nelle baite, in barca, si appartano nei luoghi più probabili ed improbabili, nei treni e nelle carrozze, insomma, stanno insieme, si baciano, si coccolano, fanno all’amore regalandosi del sano tempo, esprimendosi con il corpo in genialità e intimità, gioiendone finalmente. Il tutto scondito da sensi di colpa, ansie, tormenti e paure. Giornata che verrà retribuita con un buono di 100/200 euro per tutti coloro che trascorreranno il tempo in questa maniera produttiva (non riproduttiva, fate attenzione).
Ore in cui si plaude ad una delle attività più sane, divertenti, piacevoli, emozionanti, creative che noi esseri umani possiamo sperimentare: fare all’amore. Propongo l’11 settembre, giornata che normalmente viene associata ad un momento funesto per il mondo occidentale. Perché solo l’amore vince l’odio.
Ministra Lorenzin, se desidera delucidazioni, sono a sua disposizione.
Articolo riproducibile citando la fonte con link al testo originale pubblicato su Italia che Cambia