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Ia sessualità ed il corpo

sirena capriPerché ho iniziato a parlare di sesso. E perché proprio di sesso. La risposta è: perché sono una donna pratica ed essendo una donna pratica, voglio essere felice. Una strada che porta alla felicità è il corpo. Io amo il corpo. Lo amo a modo mio, lo amo nella sua assurda imperfezione e nella sua bellissima completezza. Spesso non lo guardo nemmeno, lo ignoro, non percepisco le sue esigenze ed i suoi continui appelli, però lo amo.

Ieri ho rivisto un filmato di Lowen il padre della Bioenergetica, una delle pochissime terapie occidentali che parla del corpo e lo ascolta. L’ho rivisto e  l’ho ascoltato con l’attenzione di chi trova nelle parole di un’altra persona le proprie idee.

Essendo sempre stata inquietamente piena di domande e di dubbi, a volte appagata a volte vuota spesso frantumata, ho cercato risposte nel lavoro, nella spiritualità, nell’uso profondo della mente, nell’uso della parola e del corpo.

Ecco, il corpo. La risposta è stata ed è il corpo.

Insomma, il nostro corpo.. ..ce lo siamo chiesti mai perché esiste?

Un risposta: esiste perché altrimenti l’anima/mente non saprebbe come manifestarsi.

Altra risposta: Per dare dolore e piacere.

Per questo parlo di sesso. Perché la spiritualità non basta se non è sostenuta dal corpo. Perché le radici dell’anima partono dalla zona genitale, vulva e vagina per la donna, pene per l’uomo.

Le radici esistono nella zona genitale, nella pancia. In questi ultimi decenni, i problemi dell’intestino, pancia gonfia, colite, stipsi, intolleranza, colon irritabile.. sono tradotti in problemi di cattiva alimentazione. Certo, questo ci sta. Siamo quello che mangiamo. Ma siamo anche le emozioni che ascoltiamo e che trasformiamo. E le emozioni lo sappiamo si vivono nel cuore,  nella pancia e, diciamolo, nella parte genitale. Pancia gonfia? Diarrea? Stipsi? Colon irritabile? Perché non colleghiamo questi stati del corpo a stati della nostra vita sessuale?Perchè non iniziare a pensare con questi codici?

Sembra quasi normale non avere una vita sessuale piena ed appagata. Le donne che accettano la mancanza di piacere lo fanno come fosse un obolo da pagare per chissà quale misteriosa colpa. Le donne che cercano il piacere lo fanno quasi come un rivalsa, slegando la passione amorosa dalla passione sessuale, considerata modalità maschile.Vi consiglio  un piccolo inizio fisico e mentale per iniziare ad avere contatto con la propria parte sessuale. Un esercizio che possiamo fare, tutti i giorni, è stringere la vagina. Solo la vagina. Le donne  che fanno yoga conoscono questo esercizio che sembra banale, ma in realtà ci fa  entrare in contatto per qualche secondo con  quella parte laggiù, dimenticata e nascosta. Stringiamola inspirando. E quando espiriamo rilassiamola.

Facciamo questo esercizio più volte durante il giorno, possono essere 10 volte di seguito, e, se contiamo fino a 5 stringendo, quando lasciamo contiamo fino a 10. I tempi della contrazione devono essere inferiori a quelli del rilassamento.

E’ un esercizio che stimola la muscolatura del pavimento pelvico, ma, ciò che è più importante, stimola noi donne a ascoltarci e ad ascoltare la nostra vagina, parte meravigliosa e un poco scordata (in tutti i sensi) del nostro corpo.

Tanti modi per riscoprire la propria sessualità.

 

 

Articolo riproducibile citando la fonte con link al testo originale pubblicato su Italia che Cambia

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Sono naturopata, counselor, insegnante yoga. Vivo a Roma e mi occupo di benessere sessuale e di autonomia. Il mio lavoro è quello di aiutare donne che desiderano risolvere problematiche legate alla sessualità. Le tecniche che uso sono legate al respiro,al rilassamento, alla visualizzazione. Gli incontri sono sia individuali che laboratori di gruppo.

http://www.alidamazzaro.it

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