Segnalazione di cattivo operato da parte del Sign. X

STOPDurante il racconto del nostro parto in casa ho parlato del brutto episodio avvenuto in uno degli ospedali di Genova; vi copio e incollo qui la lettera di segnalazione inviata all’Urp che abbiamo scritto io e il mio compagno.

Al posto dei nomi dei medici e dell’ospedale troverete delle lettere, per rispetto della privacy , ma se qualcuno di voi volesse conoscere i nomi, privatamente ve li darò, perchè le donne non devono più subire questi maltrattamenti e abusi di potere.

 

Spett: Osp. X

URP

Oggetto: Segnalazione di cattivo operato da parte del Sign. X

Il giorno 30 agosto 2014 mi recavo all’ Ospedale X di Genova presso la U.O. Ostetricia, per il monitoraggio e visita della 40 settimana + 0, per il controllo del liquido amniotico e la valutazione ostetrica. Ma prima di questo voglio fare una premessa.

La sottoscritta ha scelto di partorire presso il proprio domicilio; è stato un desiderio sin dalla giovane età e pertanto mi sono avvalsa del diritto sancito dall’Art. 32 della Costituzione Italiana.

Per il parto ho voluto affidarmi a 2 ostetriche professioniste ed insieme a loro, abbiamo voluto rispettare le procedure previste. Non era necessario, ma sarebbe stato opportuno avere una cartella clinica aperta presso una struttura ospedaliera, in caso di eventuale trasferimento. Tra diversi ospedali interpellati, ai quali ho inviato la richiesta di poter concordare un “piano del parto” tra le tante risposte cordiali ma negative, ho ricevuto una risposta positiva dall’Ospedale X, dove mi sono recata qualche mese prima del termine, a colloquio con il Dott. Y che già conosceva la procedura di Lotus Birth (una delle richieste) e avrebbe informato tutto lo staff ospedaliero del mio percorso di partoriente.

Essendo seguita con attenzione e scrupolo dalle ostetriche, con le stesse abbiamo ritenuto utile fare una valutazione ostetrica presso il mio domicilio il 29/08/2014, un giorno prima della visita presso il’Ospedale X.

Il ginecologo che mi ha visitato si chiama X, riscontrabile dai referti allegati. Prima di incontrarlo è stato eseguito il monitoraggio di routine, quindi chiamata nel suo studio viene eseguito un controllo del liquido amniotico il quale risultava essere secondo parametri, come si potrà leggere dal referto. Il Dott. X mi comunica di voler fare la visita interna ma io con cortesia comunico di averla già fatta e quindi preferivo non sottopormi di nuovo a tale procedura.

A questa mia risposta vedo il dottore irrigidirsi e alterare il tono della voce e con fare poco educato soprattutto al Codice di Deontologia Medica (CDM in seguito), ha iniziato prima a dirmi che non potevo scegliere se fare la visita o meno perché dovevo sottostare alla loro regole, contravvennendo all’Art. 3 del CDM, infatti mi ha causato un malessere psichico nei giorni a venire.

Aggiunge inoltre che la mia scelta non è assolutamente intelligente, contravvenendo all’Art. 7 del CDM. Ha abusato della sua posizione, cercando di intimidirmi.

A questo punto leggendo con attenzione la mia scheda personale, registrata presso la struttura, il Sig. X(che per me non è un medico) apprende che partorirò in casa, sottolinea che in questa struttura non si effettuano pratiche di Lotus birth, anche se tale affermazione non è veritiera infatti pochi giorni prima avevo concordato con il neonatologo Y che in caso di ricovero e di parto fisiologico avrei potuto fare il “parto integrale”, dimostrando di non essere nemmeno informato sulla mio percorso di partoriente e dimostrando scarsissima professionalità poiché invece di giudicare, poteva chiamare i colleghi per un rapido consulto tra loro, informandosi.

Il colmo è stato raggiunto quando il Sig. X si è permesso di affermare che “Il mio parto potrebbe anche andare male”. Tale affermazione, del tutto gratuita, sopratutto non richiesta è di una violenza inaudita nei confronti di qualsiasi persona figuriamoci in una donna in stato interessante.

Ho preferito replicare pacatamente all’affermazione del Sig. X rispondendo “Sto bene e andrà tutto bene”. Tutto questo alla presenza del mio compagno che non non è intervenuto solo per non far degenerare il tutto.

Il Sig. X era evidentemente contrario a tale pratica e infatti ai sensi dell’Art. 22 del CDM, avrebbe dovuto comunicarmi la sua contrarietà, in modo tale che la sottoscritta avrebbe richiesto la visita da parte di un altro ginecologo, cosa che invece non ha fatto limitandosi a fissare un altro appuntamento nella giornata in cui lui non era presente, ma la sottoscritta non poteva saperlo.

Infatti la visita successiva era stata fissata per il giorno 05/09/2014 alle 09.30 ma per un indisposizione ho dovuto disdirla trovando posto il giorno successivo, 06/09/2014, proprio quando era presente il Sig. X.

Nel frattempo in quella settimana le ostetriche avevano già fatto tutti i controlli necessari compresa la valutazione ostetrica.

Nel rivedermi il Sig. X si è di nuovo irrigidito, chiedendomi se questa volta volevo fare la visita, alla mia risposta negativa, spiegando che era già stata fatta dalle ostetriche, egli si è limitato ad affermare che il rischio della mia gravidanza era aumentato, scrivendolo anche sul referto ed il fattore di rischio era: “Mancata visita”.

Un professionista, serio, avrebbe chiesto di poter parlare con le ostetriche e fare insieme una valutazione nel merito. Purtroppo non è avvenuto.

Credo che una donna, soprattutto a fine gravidanza vada incoraggiata, rassicurata e non giudicata, tanto meno spaventata, ricordando che la gravidanza NON È una malattia ma un processo naturale.

In sintesi, credo che l’atteggiamento del signor X non sia adeguato al sevizio che sta svolgendo per la struttura ospedaliera

In ultimo mi chiedo se il Sig. X scrivendo “Categoria di rischio aumentato – fattori: mancata visita” si sia reso conto che stava compilando un documento ufficiale e soprattutto che senso aveva allarmare una partoriente?

Dopo quasi un anno e dopo aver raccontato a diverse persone quanto accaduto mi sono decisa a scrivere anche per confermare che il parto si è svolto naturalmente e mia figlia è in perfetta salute. Nonostante quanto messo per iscritto dal Sig. X.

Ritengo che persone come il Sig. X dovrebbero essere riprese ed invitate ad operare secondo il CDM, ricordandosi del “Giuramento di Ippocrate” e se per caso è sopraggiunta la stanchezza, forse farebbero meglio a riposare.

Distinti saluti.

Genova,  */**/***

IN FEDE

Luana Ciambellini

Pubblicato da Naturalmente Genitori

Racconti ed esperienze di una famiglia fuori dal coro

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